Uranio impoverito vittime del dovere: quali requisiti e quali benefici

Uranio impoverito vittime del dovere: quali requisiti e quali benefici

Quali requisiti e quali benefici ci sono per le vittime del dovere

Le leggi spesse volte sono contorte e con mille cavilli. L’uranio impoverito ha segnato un vero e proprio solco nella storia del sistema Italia. Solo grazie alle numerose e continue proteste, i militari hanno potuto far sentire la loro voce. Oggi, i dipendenti civili e i militari delle Forze Armate impegnate in missioni in Italia ed all’estero, ovvero nell’esecuzione di una loro attività, di un loro servizio, che hanno contratto patologie a seguito di esposizione di uranio impoverito per via aerea o addirittura ingerito nanoparticelle contenute all’interno dei proiettili, possono far valere che gli venga riconosciuto il diritto di vittima del dovere.

Proviamo a fare chiarezza, usiamo per quanto possibile parole semplici per far luce su concetti che sembrano complessi.

I familiari hanno diritto al risarcimento come vittima del dovere?
Si, anche i familiari hanno diritto al risarcimento anche in caso di persona deceduta a seguito di un’esposizione con dell’uranio impoverito.

Ad oggi, le disposizioni di legge interessano, inoltre, non solo le vittime (ove sopravvissute anche con un’invalidità) ma anche i loro familiari, anche superstiti.

Le vittime dell’uranio impoverito, e, nel caso di loro decesso, i superstiti, identificati con l’articolo 3 della legge 466/80, hanno diritto alle seguenti prestazioni previdenziali:

  • Speciale elargizione;

Alle vittime del terrorismo che abbiano riportato una invalidità permanente e loro superstiti potrà venir corrisposta la cosi detta speciale elargizione che si  può quantificare in una misura massima pari a Euro 200.000. Tale valore sarà equiparato in proporzione alla percentuale d’invalidità riportata;

  • Assegni vitalizi;

A chiunque subisca o abbia subito, ferite o lesioni causate da atti di terrorismo non inferiori ad un quarto della capacità lavorativa, (25%) e ai superstiti delle vittime, compresi gli orfani maggiorenni, oltre alla speciale elargizione è riconosciuto uno speciale assegno vitalizio, non reversibile d’euro 1.033 mensili soggetto a perequazione automatica (per chi non lo sapesse tale azione protegge il potere d’acquisto del trattamento previdenziale qualunque esso sia) nonché un assegno vitalizio pari a 500 euro mensili anch’esso non reversibile e soggetto a perequazione automatica.

  • Esenzione del pagamento del ticket per prestazioni sanitarie;
  • Assistenza psicologica a carico dello Stato;

Esenzione dalla partecipazione alla spesa per ogni tipo di prestazione sanitaria e farmaceutica compresi i farmaci inseriti all’interno della fascia C.

  • Incremento della retribuzione pensionabile del 7,5%;
  • Aumento figurativo di 10 anni di anzianità contributiva;

Un aumento figurativo di 10 anni di anzianità contributiva viene garantito a tutti i soggetti che hanno subito un’invalidità permanente a seguito di atti di terrorismo.

  • Esenzione IRPEF completa dei trattamenti pensionistici;
  • Il diritto all’assunzione obbligatoria con diritto di precedenza;
  • L’accesso a borse di studio esenti da imposizione fiscale per ogni anno di scuola elementare, secondaria e di corso universitario;
  • L’esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti connessi alla liquidazione dei benefici;
  • Il patrocinio gratuito;

Nei procedimenti penali, civili, amministrativi e contabili nei confronti di detti soggetti e i loro superstiti, comunque collegati ad atti di terrorismo o da stragi, con esenzione, quali parti in causa, dall’obbligo di pagamento dell’imposta di registro e di ogni altra imposta.

La consapevolezza del dolore e della sofferenza sono spesso motivi non sufficienti per far breccia, in molte occasioni rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso. Non per questo deve rimanere chiuso in cassetto oppure non valutato nel modo più corretto. Per questo motivo è importante rivolgersi a dei professionisti che vi possono aiutare, fornendo e garantendo  le risposte più corrette ed adeguate.

Non indugiare ancora perché potresti avere diritto a importanti benefici economici e assistenziali. Che tu sia in attività oppure in congedo, sei ancora in tempo per richiederli.

Se sei coniuge dell’interessato, figlio anche maggiorenne oppure in mancanza, genitore, o fratello o sorella, sappi che hai gli stessi diritti, potrai godere degli stessi benefici se farai riconoscere come vittima del dovere o equiparato il tuo congiunto.

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    2023-09-18T23:49:58+02:0026 Luglio 2022|News, Sentenze|